Proseguendo negli esercizi riguardanti il mondo della fotografia oggi abbiamo analizzato come
catturare o ritrarre un movimento e come si comporta la
profondità di campo rispetto all'apertura del diaframma.
Come prima cosa possiamo notare che utilizzando un tempo di scatto breve come 1/500 di secondo riusciamo ad immortalare un movimento, mentre man mano che viene incrementato, il movimento viene ritratto fino a quasi non vedere più l'oggetto in movimento con un effetto "fantasma".
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Movimento immortalato t 1/500, f. 3.2, ISO 100 |
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Tempo medio, movimento ritratto t 1/125, f. 6.3, ISO 100 |
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Tempo lungo, movimento ritratto t 1/10, f. 22, ISO 100 |
Come secondo esercizio invece abbiamo lavorato sulla profondità di campo.
Per poter lavorare su questo valore ci sono 3 variabili da tenere ben presente:
- Apertura del diaframma;
- Lunghezza focale;
- Distanza dal soggetto.
Come possiamo analizzare dalle fotografie sottostanti più il
diaframma viene chiuso e maggiore sarà la profondità dello sfondo a fuoco ovvero in termini tecnici avremo una maggiore profondità di campo.
Una
maggiore lunghezza focale riduce la profondità di campo, mentre se useremo un grandangolo manterremo tutto nitido.
Minore è la distanza tra la macchina e il soggetto e minore è la profondità di campo ottenuta.
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1_ f 2.8, 48 mm, distanza breve |
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2_f 7.1, 48 mm, distanza breve |
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3_f 2.8, 48 mm, distanza breve |
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4_f 2.8, 24 mm, distanza breve |
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5_f 2.8, 56 mm, distanza breve |
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6_f 2.8, 56 mm, distanza lunga |
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