Tessera del richiamo

Oggi con il prof. Torreggiani abbiamo creato con il programma Illustrator la nostra tessera personale per i richiami. In pratica ogni volta che verremo richiamati dal professore aggiungeremo una croce sulla nostra tessera in modo da saperci regolare. Al decimo richiamo avremo una nota, quindi speriamo che nessuno arrivi a quel punto!

Ecco la mia tessera:

Fronte e retro della tessera che ho realizzato

Pieghevole emozionale

La scorsa settimana con il prof. Mantineo abbiamo creato un pieghevole suddiviso in sedici facciate.
Questo elaborato grafico deve promuovere un hotel di montagna e provocare emozioni nell'osservatore al quale verrà voglia di soggiornarvi.

Per la realizzazione è stato utilizzato il programma di impaginazione Adobe InDesign con il quale abbiamo assemblato le immagini, il testo e le texture.
Ecco il mio risultato finale:

"Pieghevole emozionale 16 facciate"

Cortometraggio Giusy e Diego

Oggi abbiamo terminato il montaggio delle varie riprese effettuate durante le ore scolastiche per il cortometraggio "Giusy e Diego" realizzato dalla nostra classe.
Abbiamo suddiviso i video nei tre giorni di riprese per poi importarli nel programma di montaggio Premiere Pro.

Programma di montaggio Premiere Pro

Una volta assemblate le varie parti stando attenti all'audio tenendo sottomano lo storyboard abbiamo aggiunto qualche transizione dove ritenevamo fosse necessario per rendere il montaggio più fluido.
In seguito abbiamo aggiunto un sottofondo musicale per accompagnare il finale.
All'inizio è stato anche aggiunto il titolo del cortometraggio e alla fine i titoli di coda a scorrimento.
Il risultato finale è stato caricato sul canale YouTube della classe.

Eccolo:

Open Day Carlo d'Arco

Locandina "Open Day Carlo d'Arco"

La scorsa settimana con il nuovo professore di grafica Mantineo abbiamo realizzato la locandina che promuove l'open day della nostra scuola.
Per realizzarlo ho utilizzato il software Photoshop.
La locandina doveva essere accattivante e contenere alcune semplici informazioni come ad esempio:
-Il titolo;
-Dove si svolge l'evento;
-Bodycopy con all'interno dete, luoghi e la denominazione istituzionale dei corsi;
-Payoff con le referenze (sito web, pagina facebook, numero di telefono, e-Mail...)

Una volta inserito questo siamo stati attenti nell'utilizzo dei colori a seconda del target di riferimento per trasmettere messaggi ben precisi.
Altrettanto importante è la scelta del font e la creazione di una gerarchia visiva.

Giusy e Diego

Buongiorno a tutti e bentornati sul mio blog in questo nuovo anno scolastico pieno di novità!
Per prima cosa dovete sapere che in quarta abbandoneremo temporaneamente il mondo della fotografia per introdurre quello del video.
Questo nuovo argomento ci è stato introdotto dal Prof. Torreggiani, docente di video e montaggio al quarto e quinto anno.

Il Prof. Torreggiani da direttive agli studenti

Come prima cosa abbiamo parlato dei vari ruoli necessari per costituire un set cinematografico di successo, subito dopo abbiamo iniziato a scrivere una sceneggiatura partendo da un soggetto per iniziare a realizzare il nostro primo video.
Partendo dalla scheda dei nostri due personaggi Giusy e Diego abbiamo sviluppato la storia del nostro piccolo cortometraggio.
Una volta terminato anche lo storyboard e definite tutte le inquadrature, dopo qualche ulteriore nozione tecnica siamo potuti scendere nel cortile della scuola per le riprese.
Tre nostri compagni si sono improvvisati attori, mentre tutti gli altri si sono divisi i vari compiti; io ad esempio mi sono occupato insieme ad Annalinda di una camera.

Il set durante le riprese

Il mio compito era di occuparmi delle inquadrature, delle impostazioni della camera e del fuoco a seconda delle indicazioni che mi venivano date dall'assistente alla regia che aveva in mano lo storyboard, nel quale erano spiegate e rappresentate nel dettaglio tutte queste informazioni.
E' stata un'esperienza davvero interessante e presto vedremo il risultato finale dopo il montaggio.

Video conclusivo

Settimana scorsa abbiamo terminato l'anno montando un video nel quale mostrassimo tutti i lavori svolti durante l'anno nelle ore di laboratorio.
Per realizzare il mio video ho utilizzato il programma di montaggio Adobe Premiere Pro. Nella timeline ho inserito le immagini dei miei elaborati grafici e alcune acquisizioni dallo schermo per mostrare i miei post sul blog e altri lavori sul web.
Per l'introduzione invece ho usato alcune riprese.

Ecco il mio video conclusivo:


Al prossimo anno e buone vacanze estive!

Alternanza scuola lavoro

Quest'anno come prima esperienza di alternanza scuola/lavoro alla nostra classe è stato affidato un progetto grafico dall'azienda MAIL BOXES ETC di Mantova, in particolare il progetto è finalizzato alla realizzazione del marchio/logotipo per la promozione del Tennis Club di Mantova.
L’idea per la creazione del logotipo deriva dall’associazione della racchetta al campo da tennis uniti in un unico segno.
Il logotipo finale rappresenta una racchetta da tennis tagliata verticalmente a metà e posizionata orizzontalmente. Questo elemento si interseca con una rete da tennis che parte dal manico della racchetta.
Il testo è stato inserito subito sotto, le prime due parole “TENNIS CLUB” sono allineate con il manico della racchetta mentre “MANTOVA” con la trama a rete.
Come colore ho scelto un marrone aranciato che richiamasse il colore del campo.
Il messaggio che volevo trasmettere riguarda la continuità tra la racchetta e la rete, dal tiro a quando la pallina la supera.

Logo finale positivo/negativo

Coordinato aziendale

Prova su alcuni gadget

Copertina del diario scolastico

Come ogni anno le classi terze del corso di grafica e comunicazione sono invitate a realizzare la copertina del diario scolastico dell'anno successivo. Una volta finito e consegnato il lavoro ci sarà una prima scrematura da parte dei professori; la scelta finale invece verrà effettuata tramite votazione dei rappresentanti di classe di tutte le sezioni.
Per realizzare la mia ho utilizzato Illustrator e Photoshop.

Il colore nella fotografia

Già nei post precedenti mi sono soffermato sugli elementi del linguaggio fotografico ovvero gli elementi che contribuiscono a produrre una buona fotografia. Questa volta abbiamo lavorato sui colori, in particolare sulle dominanti che appariscono di più.

Ci è stato assegnato il compito di scattare alcune fotografie con dominanti di colore calde, fredde o entrambe in contrapposizione.

Ecco i miei scatti:

Reportage fotografico al mercato del giovedì

Giovedì scorso col professor Manfredini siamo andati al mercato che si svolge nelle varie piazze di Mantova ogni settimana per ritrarre tramite immagini fotografiche alcuni momenti e particolari in quel contesto.
Il nostro compito era quello di raccontare il mercato con quattro tipologie di fotografie suddivise in: contesto, caratteristiche principali, particolari e atmosfera.
Quella giornata io non ero presente quindi vi mostro alcuni scatti dal blog di Nicola: thedarksideofphotograpy.

Atmosfera: Persone e prodotti

Prticolari: Prodotto

Contesto: città e mercato

Caratteristiche principali: Commerciante

Elementi del linguaggio fotografico

In una serie di nuove lezioni con il professor Manfredini abbiamo eseguito diverse esercitazioni che ci facessero riflettere e capire quali sono gli elementi che influiscono per realizzare una "bella" fotografia.

Riassumendo le varie lezioni gli elementi che compongono il linguaggio fotografico sono:

• Composizione;
• Colore;
• Luce.

Tra questi tre ci siamo soffermati maggiormente sulla composizione. Anch'essa si suddivide in quattro punti principali:

• La scelta di un soggetto; 
• Inquadratura; 
• Punto di vista; 
• Linee guida.

Ecco alcune tavole che rappresentano le esercitazioni svolte:

Posizione del soggetto

Scelta del taglio

Punto di vista

La regola dei terzi

Nell'ultimo periodo ci siamo applicati sulla regola dei terzi. Questa teoria ci viene in aiuto durante la composizione di una fotografia, in particolare ci suggerisce di posizionare il nostro soggetto all'esterno o in corrispondenza di alcune linee di forza che suddividono la nostra inquadratura o nei quattro punti nei quali si incontrano le linee che costituiscono questa griglia.

Ecco alcuni esempi:

Teoria del campo

La scorsa settimana con il prof. Manfredini siamo usciti per proseguire l'esercitazione sulla composizione di una "buona" fotografia, in particolare questa volta abbiamo lavorato sulla teoria del campo.
Sfruttando studi sulla teoria visiva condotti dalla Gestalt e in particolare da Attilio Marcalli si è scoperto che per creare una buona fotografia e soprattutto per riconoscerla come tale la nostra percezione si basa su modelli o configurazioni formate mano a mano tramite la nostra esperienza e rielaborate dalla nostra mente.
Se si posiziona il nostro soggetto principale in determinate posizioni della nostra inquadratura, essa risulterà più appariscente e interessante.
Le nostre immagini e quelle scaricate dalle varie agenzie fotografiche sono state impaginate in un format nel quale a destra troviamo una rappresentazione grafica di esempio che mette in risalto il punto di forza che avremmo dovuto evidenziare, mentre a sinistra la fotografia vera e propria.
Osserviamo qualche immagine scattata da me riguardante questa teoria e alcune tratte dal web e selezionate come esempi.

Ecco alcuni esempi dell'applicazione della teoria del campo ricercate sul web:

Immagini tratte da corbis e juzaphoto

Immagini tratte da corbis e juzaphoto

Ecco invece alcune immagini scattate da me:

Fotografia scattata da me

Fotografia scattata da me

Punto, linea, superficie

La scorsa settimana finito lo studio sull'esposizione fotografica abbiamo iniziato ad imparare come comporre una buona fotografia.
Abbiamo visto che la posizione dei nostri soggetti è molto importante per rendere la fotografia più interessante e funzionale.
Come esercitazione dovevamo scattare dieci fotografie contenenti una linea e un punto che avessero uno sfondo neutro e nessuna linea sovrapposta.
Una volta ottenute le immagini le abbiamo elaborate in Photoshop per migliorarle senza però toccare lo strumento "ritaglia" per non alterare l'inquadratura che doveva già essere esatta ed elaborata al momento dello scatto.

Ecco i miei scatti migliori:

Le Tecniche di Ripresa Fotografiche

Proseguendo negli esercizi riguardanti il mondo della fotografia oggi abbiamo analizzato come catturare o ritrarre un movimento e come si comporta la profondità di campo rispetto all'apertura del diaframma.

Come prima cosa possiamo notare che utilizzando un tempo di scatto breve come 1/500 di secondo riusciamo ad immortalare un movimento, mentre man mano che viene incrementato, il movimento viene ritratto fino a quasi non vedere più l'oggetto in movimento con un effetto "fantasma".

Movimento immortalato t 1/500, f. 3.2, ISO 100

Tempo medio, movimento ritratto t 1/125, f. 6.3, ISO 100

Tempo lungo, movimento ritratto t 1/10, f. 22, ISO 100

Come secondo esercizio invece abbiamo lavorato sulla profondità di campo.

Per poter lavorare su questo valore ci sono 3 variabili da tenere ben presente:

1. Apertura del diaframma;
2. Lunghezza focale;
3. Distanza dal soggetto.

Come possiamo analizzare dalle fotografie sottostanti più il diaframma viene chiuso e maggiore sarà la profondità dello sfondo a fuoco ovvero in termini tecnici avremo una maggiore profondità di campo.

Una maggiore lunghezza focale riduce la profondità di campo, mentre se useremo un grandangolo manterremo tutto nitido.
Minore è la distanza tra la macchina e il soggetto e minore è la profondità di campo ottenuta.

1_ f 2.8, 48 mm, distanza breve

2_f 7.1, 48 mm, distanza breve

3_f 2.8, 48 mm, distanza breve

4_f 2.8, 24 mm, distanza breve

5_f 2.8, 56 mm, distanza breve

6_f 2.8, 56 mm, distanza lunga

Gita a Torino

Il 17 marzo 2016 con la nostra classe siamo andati in gita nella città di Torino.
Appena arrivati la mattina ci siamo recati alla Mole Antonelliana all'interno della quale abbiamo visitato il Museo Nazionale del Cinema.
Dopo un'ora libera nella quale abbiamo pranzato è iniziato il tour della città assieme alla guida.

Ecco alcuni scatti della giornata trascorsa insieme:

Foto di gruppo 3^AG e 3^BG

La Mole

L'esposizione fotografica

Nell'ultimo periodo con il professor Manfredini ci stiamo esercitando su come esporre correttamente una fotografia.

Per scattare infatti dobbiamo inserire nella nostra reflex 3 parametri fondamentali che vanno bilanciati tra di loro a seconda della luce che illumina la nostra scena o il nostro soggetto.

Essi sono:

-Sensibilità ISO: ovvero la sensibilità del sensore alla luce;

-Apertura del diaframma: determina la quantità di luce che raggiunge il sensore nel periodo di tempo entro cui l’otturatore rimane aperto;

-Tempo di scatto: determina per quanto tempo l’otturatore deve rimanere aperto per consentire alla luce di raggiungere il sensore.

Per prima cosa bisogna seguire alcune regole base come ad esempio non utilizzare tempi più lunghi di 1/30 di secondo quando si scatta a mano libera oppure cercare di tenere il valore della sensibilità ISO il più basso possibile ci consenta la nostra macchina fotografica.

Per capire se una foto è correttamente esposta basta osservare la linea dell'esposimetro (linea del bracketing) e verificare che l'indicatore si trovi sempre sullo 0.

Infatti nelle notre macchine è presente un esposimetro che misura la luce riflessa e ci aiuta nel capire se i valori inseriti sono corretti o meno dandoci un valore misurato in "stop".

Se questo valore si trova sullo 0 si ha una foto correttamente esposta mentre se si trova sotto lo zero o sopra avremo rispettivamente una fotografia sotto o sovra esposta del numero di stop indicati.

Il primo scatto è stato correttamente esposto, mentre gli altri modificando solo il tempo sono stati sovra o sotto esposti riportando una foto più chiara e una più scura.

Foto correttamente esposta: ISO 100, t 1/160, f 2,8

Foto sottoesposta di 2 stop: ISO 100, t 1/640, f 2,8

Foto sovraesposta di 2 stop: ISO 100, t 1/40, f 2,8

Pagina di giornale

Il mese scorso con la professoressa Lanzafame abbiamo ricreato la copertina di una testata giornalistica di un quotidiano.
Potevamo decidere se rifarci ad un giornale già esistente oppure crearne uno "nostro". Io ho deciso di riprendere la struttura di "LA STAMPA".
Una volta decisi i vari articoli da includere nella mia copertina ho scelto delle immagini che li rappresentassero e con photoshop le ho adattate secondo il mio scopo.
In seguito con InDesign ho impaginato gli articoli, le immagini e i titoli, inserendo anche delle pubblicità.

Esercizio pieghevole

Tempo fa con la professoressa Lanzafame abbiamo creato due volantini pieghevoli che sponzorizzassero, il primo un evento, mentre il secondo un prodotto.
Io ho deciso di realizzare una brochure sulla fiera dell'elettronica che si terrà presso la Fiera Millenaria di Gonzaga.
Per la creazione ci siamo serviti dei software Photoshop e InDesign, il primo per lavorare le immagini da inserire come loghi istituzionali o illustrazioni, il secondo per impaginare il tutto.

Fronte

Retro

Testo su tracciato

Nelle ultime lezioni abbiamo realizzato un ricalco di un volto di una persona a nostra scelta tramite Illustator e la funzione testo su tracciato. Con lo strumento penna abbiamo creato i tracciati delle linee guida del volto del nostro personaggio presente nel livello sottostante, in seguito con le varie modalità di testo abbiamo sostituito i tracciati con delle lettere.Io ho scelto Tatiana Maslany, l'attrice che interpreta Cosima Niehaus nella serie TV Orphan Black.

Cosima Niehaus

Banner del blog

In questa ultima settimana abbiamo creato alcuni banner da inserire nel nostro blog o da proporre per quello della classe.
Il banner è l'immagine in alto che rappresenta il nome del blog, serve a renderlo più originale, visibile e personale!
Sono stati creati entrambi tramite Photoshop, mentre per le scritte tridimensionali ho utilizzato Cinema 4D.

Banner del mio blog

Banner per il blog di classe

Temperatura colore

Durante le vacanze natalizie abbiamo iniziato a prendere conoscenza di alcune funzioni avanzate della nostra macchina fotografica, la prima che abbiamo analizzato e testato è la temperatura colore o bilanciamento del bianco.

Nelle macchine fotografiche può essere modificato tramite 3 metodi differenti:

• Selezione manuale, ovvero scegliendo il numero preciso di gradi kelvin nel caso si utilizzi un esposimetro esterno;
• Scelta tra valori preimpostati che vanno a compensare il colore a seconda della luce che c'è in quel momento, ad esempio le normali lampadine a incandescenza, i neon fluorescenti, la luce naturale del sole, cielo nuvoloso o luce del flash;
• Premisurazione manuale che consiste nel scattare una fotografia a un oggetto completamente bianco per fare in modo che la macchina possa interpretare quel colore come bianco naturale nonostante le possibili variazioni blu/rossastre che possono portare i vari tipi di illuminazione.

Di seguito possiamo analizzare alcuni scatti di prova con diverse temperature colore preimpostate:

Incandescenza

Fluorescenza

Sole diretto

Come possiamo vedere c'è una notevole differenza tra le diverse impostazioni, la più corretta sembra essere quella di a incandescenza, infatti la foto è stata scattata di sera e illuminata solo tramite una luce a incandescenza.